DISAGIO GIOVANILE
(liberamente tratto da www.aidd.it)
Con il termine disagio giovanile s’intende il malessere in età evolutiva, il non-agio, tipico soprattutto dell’adolescenza, esso non ha caratteristiche di una specifica patologia ma può essere il risultato di molteplici concause che intaccano il benessere dei ragazzi.
L’adolescenza, infatti, è una fase di passaggio, caratterizzata da svariati cambiamenti, in tutte le aree dell’identità, dal raggiungimento di importanti compiti evolutivi e da un conflitto interiore tra la spinta naturale a crescere e divenire adulti e il desiderio di sentirsi ancora bambini.
DIPENDENZE PATOLOGICHE
Accanto alla dipendenza riferita all’uso esclusivo di sostanze, le così dette dipendenze classiche da sostanze (droghe, alcol, fumo, farmaci, cibo), dobbiamo aggiungere una definizione più ampia che tenga conto anche delle nuove dipendenze, o dipendenze senza sostanza, le New Addiction, le dipendenze comportamentali.
Esse, infatti, si riferiscono ad una molteplicità di comportamenti che possono essere la base di queste nuove dipendenze patologiche e presentano diversi elementi in comune con le dipendenze classiche (tolleranza, astinenza, craiving, poliabuso…) e che meritano, da parte dei ricercatori ulteriori approfondimenti scientifici.
BULLISMO e CYBERBULLISMO
ANSIA e DEPRESSIONE
Ciò che deve destare preoccupazione è quando gli aspetti depressivi e ansiogeni diventano talmente pervasivi e invasivi, nella vita di un ragazzo, da bloccare più aspetti della sua identità e divenendo, così ostacolo, alla sua crescita evolutiva.
L’ansia è un emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazioni e modificazioni fisiche, come aumento della pressione sanguigna.
DISPERSIONE SCOLASTICA
Comportamenti derivanti dall’ingiustificata e non autorizzata assenza di minorenni dalla scuola dell’obbligo.
Con questo termine s’intende l’insieme dei comportamenti (assenze, ritardi ripetuti, abbandono scolastico) derivanti dall’ingiustificata e non autorizzata assenza di minorenni dalla scuola dell’obbligo. Essa può essere dovuta a diverse cause ma ha come comune denominatore un disagio sperimentato nell’ambito scolastico, dovuto a componenti individuali e/o familiari e/o sociali.
FATICHE RELAZIONALI
Fatica a gestire le emozioni forti, derivanti da accentuati conflitti interiori e dall’interazione con l’altro.
Le fatiche relazionali si possono differenziare in:
Fatiche nella relazione con la realtà, con gli altri: ritiro sociale, isolamento.
Fatiche nella relazione con se stesso: autolesionismo.
Le fatiche relazionali spesso sono dovute alla fatica a gestire le emozioni forti (rabbia, frustrazione, delusione, tristezza, paura…), derivanti dai forti conflitti interiori e dall’interazione con l’altro.
Questo può portare a comportamenti non sempre appropriati e funzionali allo stare bene che comportano l’agire contro l’altro o contro se stessi, chiudendosi in un ritiro sociale, fino ad arrivare ad un vero e proprio isolamento, dove la stanza e la casa sembrano essere unico rifugio, rispetto ad un mondo altro, da cui proteggersi, estraneo e nemico.
Oppure si può arrivare a compiere gesti contro se stessi, contro il proprio corpo, che ci definisce, ci fa sentire e ci mette in relazione con l’esterno. Colpire noi per vincere un’apatia di fondo da cui non riusciamo a liberarci, per sentirci nuovamente vivi e capaci di provare sensazioni ed emozioni.