Tanto per dare un’idea della profondità di questa sensazione, è che arriva fin sotto ogni sensazione di sofferenza e di dolore. Immaginate l’uomo come una sfera, con una spaccatura che è il dolore; questa spaccatura arriva giù molto profondo, ma non arriva fino in fondo perché se no l’uomo sarebbe morto. L’uomo è ferito, non è morto. L’uomo è una realtà bella, meravigliosa, stupenda, uscita dalle mani di Dio come un capolavoro, con una ferita dentro di sé: non morto, ma ferito! Questa ferita può arrivare profondamente, può arrivare giù: ci sono delle sofferenze che sono molto profonde, veramente. Ma nessuna sofferenza arriva a toccare il fondo, nessuna sofferenza arriva dall’altra parte.

Non è così semplice arrivarci, ma teoricamente, al di là di ogni sofferenza, uno può essere nella pace. 

(dalla relazione “La pace: benessere dentro di sé” svolta dal prof. Ezio Risatti presso l’Associazione di volontariato Chicercatrova onlus – Torino).